Categoria: Matrimonio

Come stilare la lista degli invitati

Ci sono delle “regole” che, se consultate, vi aiuteranno a stilare la lista degli invitati per il vostro matrimonio.
Innanzi tutto prima di cominciare a buttare giù una prima lista di nominativi, il primo passo da fare è quello di stabilire un budget di spesa che consentirà di stimare una spesa media a persona. Da quello si stabilirà a grandi linee il numero massimo di invitati.
Il secondo passo è quello di compilare una propria lista di invitati con la collaborazione dei rispettivi genitori, soprattutto se coinvolti nelle spese di ricevimento, suddividendoli così:
– parenti strettissimi
– parenti prossimi
– amici intimi
– persone che vi hanno invitato al loro matrimonio
– tutti gli altri
A questa punto non resta che unire tutte le varie liste e, a meno che non siate fortunati ed abbiate già finito il lavoro, molti nomi probabilmente coincideranno e vi ritroverete anche con un listone di persone da matrimonio reale.
Occorre perciò cominciare a togliere qualche nome, iniziando per esempio da amici che non vedete da molto tempo, da persone che vi hanno fatto star male, dai colleghi di lavoro (l’importante è il capo..), le persone lontane con cui non avete un rapporto d’amicizia così profondo, una parte dei vicini di casa (non si possono invitare tutti)…
Togliere persone dalla lista degli inviatati è sempre un operazione che far star male ma se dovete rispettare un numero massimo di invitati non vi è altra alternativa. Potete magari preparare una serie di buone scuse per le persone che sono rimaste fuori. A questo punto dovreste essere in dirittura d’arrivo ma se, dopo aver effettuato questa operazione vi accorgete che il numero degli invitati è sempre altro, ci sono ancora degli accorgimenti da poter seguire per snellire ulteriormente la lista.
Per esempio potrete optare per la doppia festa, pranzo/cena per i più intimi e serata danzante per tutti. Così avrete la possibilità di invitare più persone perchè il party ha un costo inferiore rispetto al pranzo di nozze.
La seconda opzione per depennare la vostra lista è quella di scegliere una meta esotica o lontana, così facendo saranno gli ospiti stessi a non venire visto la lontananza…

I testimoni dello sposo

I testimoni dello sposo dovranno essere perfettamente in tono con lo sposo e pertanto si chiede loro un abbigliamento particolarmente elegante. Ad esempio se lo sposo indosserà il tight anche i testimoni dovranno indossare il tight. Ovviamente i testimoni dovranno essere eleganti senza esagerare però perchè bisogna ricordarsi che i più belli sono sempre gli sposi.
Inoltre i testimoni non dovranno mettere il fiore all’occhiello come lo sposo e i padri degli sposi.
I testimoni di nozze arriveranno in chiesa assieme allo sposo e dovranno sedersi vicini, accanto o nella prima fila e alla fine della cerimonia saranno gli ultimi ad andarsene. Sembra infatti che debbano essere loro a consegnare l’offerta al sacerdote. Uno dei testimoni, poi, dovrà custodire le fedi dal giorno dell’acquisto fino al giorno delle nozze ed una volta arrivato in chiesa le consegnerà al paggetto o alla damigella o direttamente al sacerdote.

Le fedi personalizzate

Oggi ci sono anche le fedi personalizzate. La tua fede personalizzata ti permette di creare la tua fede  sfruttando opzioni che non sono generalmente permesse, ovvero disegni, materiali e lavorazioni. creare la propria fede offre l’opportunità di vivere emozioni uniche e irrinunciabili. Come è unico il proprio rapporto di coppia sarà altrettanto unica la fede creata.

La cerimonia della luce

La cerimonia della luce o cerimonia delle candele è un rito che sancisce l’unione di due persone attraverso il matrimonio. E’ un rituale che non è streattamente collegato alla religione, perciò è necessario parlarne con il sacerdote prima di celebrarlo in quanto alcune chiese non accettano questo tipo di cerimonia. Per celebrare la cerimonia della luce occorrono tre candele: due sottili che rappresentano gli sposi ed una grande, di spessore maggiore, simbolo della nuova vita insieme. Non esiste un vero e proprio modello: ci sono, bensì, alcune varianti. Accendere le candele piccole durante la cerimonia o lasciarle accese fin dall’inizio. Le candele possono essere accese dai genitori degli sposi i quali gliele porgono. Spegnere le candele più piccole nel momento in cui si accende quella grande.
La cerimonia della luce viene generalmente accompagnata dalla lettura di un testo a dà della musica.

Matrimonio? Ecco come farlo durare…

Secondo uno studio effettuato dall’università del Tennessee su 169 coppie sposate di età inferiore ai 35 anni il matrimonio è più felice, e di conseguenza più duraturo, se il marito ha un indice di massa corporea più alto di quello della moglie.
Sembra che, in base a questo studio effettuato ogni sei mesi per quattro anni, gli uomini siano più felici all’inizio del matrimonio, e tali sono rimasti nel tempo, se sono un poù più grassoccelli della moglie. In poche parole, care mogliettine, dovremo cercare di essere più snelle e più magre dei nostri mariti, ne và della felicità del nostro matrimonio.

Il bon ton nel matrimonio civile

Il matrimonio civile è cambiato nel tempo. Per tutte le spose che amano l’entrata trionfale con la marzia nuziale anche in municipio è possibile tutto ciò. Un  tempo era di moda indossare per la sposa il tailleur color pastello. Oggi sono ammessi tutti i colori, dai classici avorio e celeste al prugna, fucsia, blu e verde acido. Può andar bene anche l’abito lungo se la cerimonia si svolge di pomeriggio oppure corto basta che non sia troppo formale osando magari con qualche scollatura.
Il “NO” è per il classico abito bianco se siete di seconde nozze come pure l’abito da sposa tradizionale. E se in più avete da vestire anche dei figli, va benissimo in sintonia con la mamma se si tratta di una bambina, con giacchina, camicetta e calzoncini oppure pullover per i maschietti.
La fantasia è ammessa basta non eccedere perchè i bambini devono sentirsi a proprio agio. Niente, invece, a principessine o principini: no ai pantaloni lunghi e alla cravatta se il bimbo è piccolo e niente gioielli per le bambine.

La Benedizione Apostolica

La Benedizione Apostolica è un “regalo” speciale che il Pontefice fa agli sposi. E’ una pergamena con la quale il Papa certifica la sua benedizione al Matrimonio.
Si tratta di una richiesta facoltativa che gli sposi possono fare direttamente all’Ufficio Pergamene del Vaticano: arriverà una pergamena elegantemente decorata, scritta a mano, con la foto del Papa, la firma dell’elemosiniere e il timbro a secco dell’Ufficio dell’Elemosineria Apostolica.
La concessione della Benedizione Apostolica è gratuita. Le uniche spese che richiedono sono quelle per la realizzazione della pergamena (il costo varia in base al modello € 25 circa), del suo confezionamento e della spedizione. L’importo sarà poi totalmente devoluto ai poveri.

L’ansia da matrimonio

Come quasi tutti sapranno il matrimonio porta molta ansia e stress alle nostre sposine. E’ per questo che è importante saper tener a freno la fame “nervosa” e sapersi quindi controllare.
Capita molto spesso che lo stato emotivo influenzi la nostra alimentazione, facendo fare abbuffate compulsive. Ansia, stress e nervoso entrano così in gioco creando un vuoto che molto spesso colmiamo “aprendo il frigo”.

Ecco perciò alcuni trucchi per combattere la fame:

1. contare fino 10 prima di iniziare a mangiare aiuta la nostra mente a razionalizzare.

2. cerchiamo di mangiare soltanto se abbiamo effettivamente fame.

3. mangiare lentamente e con calma.

4. mangiare almeno 5 volte al giorno: poco e spesso.

5. evitare di mangiare alimenti che contengono molti zuccheri e grassi: insaccati, snack, cioccolata, patatine fritte, caffè, bevande alcoliche.

6. sì, invece, a verdura cruda, noci o nocciole, acqua, formaggio, frutta fresca.

7. smettere di mangiare quando riteniamo di essere sazi.

8. fare sport aiuta a scaricarsi, a rilassarsi e riduce la tensione (e la fame…)

Credenze e tradizioni della sposa

Secondo la tradizione il giorno delle nozze la sposa deve portare con sè 5 cose:

– una cosa nuova: simbolo della nuova vita a cui gli sposi vanno incontro.
– una cosa vecchia: simboleggia la tradizione ed il passato e senza dimenticarsene nel nuovo cammino che va ad intraprendere.
– una cosa regalata: questa simboleggia l’affetto delle persone che si amano.
– una cosa prestata: serve un oggetto prestato da una persona cara per simboleggiare che le persone care rimarranno vicine agli sposi sia nella vecchia che nella nuova vita.
– una cosa blu: indica purezza e sincerità e nella tradizione sarà la giarrettiera di colore blu, indossata nel caso di gonne ampie e coprenti.
Un altro “gesto scaramatico” della sposa è che lo sposo non veda l’abito da sposa se non al momento della cerimonia, in caso contrario porterebbe sfortuna.

Il matrimonio delle nostre nonne

Sommersi dallo stress e dalla frenesia dell’organizzazione del nostro matrimonio, fermiamoci un attimo a pensare come è cambiata l’organizzazione del matrimonio in circa 80 anni…ai tempi quindi delle nostre nonne o bisnonne.
A quel tempo usava andare a chiedere la mano della sposa al padre per poter ottenere così un fidanzamento ufficiale che consentisse di poter passeggiare mano nella mano con la nostra fidanzata, niente di più!
Questo succedeva se il padre dava il consenso; ma se questo non succedeva non restava altro da fare che scappare per una notte fuori casa in modo da costringere il padre ad approvare il matrimonio.
Si arrivava così al fatidico matrimonio: la sposa era ricca di pizzi e merletti in un fastoso strascico completamente ricamato a mano. Il banchetto era soltanto per pochi eletti e nell’occasione si mangiava la carne che a quei tempi era scarsa. Non c’erano liste di nozze e tantomeno i classici scherzi da matrimonio: l’unica cosa era un piccolo viaggio di nozze in una meta vicina…
Beh’ non c’era quindi bisogno di molta organizzazione rispetto ad oggi…