Le mani della sposa

…Come mantenerle belle…
Sicuramente fotografate il giorno del si, dovranno essere perfette.
Cominciate almeno un mese prima a prendervi cura di loro. Una volta alla settimana, usate uno scrub (anche impacchi di argilla chiedete in erboristeria). Usate lo scrub come si usa un sapone qualsiasi, quindi sulle mani asciutte. Lasciate in posa qualche minuto, lavate le mani ed applicate una crema nutriente. La sera potete sostituire la crema con un olio alle mandorle.
Se volete una manicure impeccabile, potete ricorrere alla ricostruzione delle unghie.
La ricostruzione avviene applicando delle tip sulle unghie corte, su queste sarà steso un gel (in due strati) che andrà a creare uno spessore. Il gel verrà fissato con una lampada a raggi ultravioletti.
Successivamente si applica lo smalto / lucido e si limano le unghie nella forma desiderata.
Il costo della ricostruzione varia dagli 80 ai 130 Euro. Sappiate dopo 20/30 giorni per mantenerle sempre in ordine dovrete tornare dall’estetista per un “ritocco” il cui costo è di 30/40 Euro.
La ricostruzione delle unghie è sempre più richiesta, perchè rende le mani molto curate e femminili. Potrete recarvi sia nei centri estetici, sia in alcune profumerie che (di solito una volta alla settimana) offrono un servizio di manicure con ricostruzione unghie.

La scelta dell’abito da sposa

Primo consiglio: fatevi l’occhio, comprate riviste, girate per negozi, guardate anche film e non dimenticate di consultare il motore di ricerca che Matrimonio.it mette a vostra disposizione per una selezione di operatori per regione di appartenenza.
Una volta che vi siete fatte un’idea dell’abito e avete fantasticato a sufficienza, è necessario scendere a compromessi con i prezzi. Le più coriacee di voi non avranno difficoltà comunque a trovare il vestito perfetto al prezzo perfetto talmente è vasta la scelta a vostra disposizione.
Individuato il modello ideale e il negozio, ha inizio il piacevole tour de force al quale dovete sottoporvi per ottenere il miglior risultato: mettete in conto un minimo di tre prove necessarie all’adeguamento del vestito al vostro fisico, all’abbinamento con i vari accessori e al tocco finale che non di rado avviene a ridosso delle nozze (in molti casi il giorno prima!).

La giarrettiera della Sposa

Originariamente la giarrettiera consisteva soltanto in un laccio. La prima volta che il termine viene citato è nell’800 d.C. negli scritti di Eginardo: descrivendo l’abbigliamento di Carlo Magno, parla di “giarrettiere” che sostengono le calze del monarca.
Nell’abbigliamento maschile è presente a partire dal 1200. A metà del XIV secolo Edoardo III d’Inghilterra, in seguito a un incidente occorso alla contessa di Salisbury a un ballo di corte, designa la giarrettiera come il simbolo dell’onorificenza più prestigiosa della corona inglese, l’Ordine della Giarrettiera, lanciando anche il celeberrimo motto presente ancora sullo stemma reale “Honni soit qui mal y pense”.
A partire dal XVIII secolo si attribuì alla giarrettiera un culto speciale, adornandola di pietre preziose, gioielli a forma di piccoli lucchetti, nastri e pizzi, spesso con ritratti del proprio marito o amante. Alla giarrettiera si attribuivano poteri soprannaturali: si diceva, ad esempio, che un fantasma non poteva attraversare una porta chiusa con una giarrettiera.
È del XIX secolo l’uso di giarrettiere in tessuto elasticizzato. Nello stesso secolo si impose la moda di portare non più due giarrettiere l’una sopra il ginocchio per fissare la calza, l’altra sotto di esso per vezzo, ma una sola sopra il ginocchio.
Un noto costume matrimoniale delle famiglie nobili consisteva nel dividere fra gli invitati una giarrettiera in piccoli pezzi. Il cosiddetto “don de la jarretière” è conosciuto e praticato in Francia, presso le popolazioni francofone del Belgio, anche nei matrimoni fra contadini del Palatinato Superiore e dell’Alsazia. Oggi in questa usanza in Italia e altrove la giarrettiera è stata sostituita dalla cravatta dello sposo, che viene tagliata e distribuita tra gli invitati.
A partire dalla fine del XIX secolo ha cominciato a entrare in decadenza a causa dell’avvento del reggicalze femminile prima e del collant e delle calze autoreggenti poi

Il sorriso della Sposa

A volte, la sola igiene orale, anche se scrupolosa, non è sufficiente, il fumo, il caffé ed altre bibite, nel tempo rovinano la brillantezza dei denti.

Innanzi tutto i rimedi naturali.

Bicabornato da cucina: da usarsi una volta ogni tre settimane.Bagnate lo spazzolino copritelo di bicarbonato e pulite i denti come con un normale dentifricio.

Limone: tagliato a spicchi e passato sulle arcate dentarie, oltre a sbiancare riduce il tartaro.

Se i rimedi naturali non vi soddisfano, oggi trattamenti sbiancanti consentono di migliorare la bellezza dei nostri denti.
Ci sono in commercio diversi dentifrici che hanno azione sbiancante, si possono trovare sia in farmacia sia nei grandi centri commerciali.
Sempre in farmacia si possono acquistare, le mascherine universali, si tratta di un kit contenente le mascherine con il gel sbiancante. All’interno delle mascherine si stende il gel, e si applicano sui denti. Si devono tenere tutta la notte. La mattina ci si lava i denti normalmente e si rimuove il gel depositato.

Dal dentista.
Il dentista, può effettuare un trattamento “mascherina” eseguendo il calco delle arcate dentarie, e applicando il gel sbiancante.
Sempre dal dentista potete chiedere una seduta di laser. L’azione del laser, ovvero la luce di una lampada al plasma, andrà a fissare, il gel a base di perossido d’idrogeno precedentemente applicato sopra i denti.

Ad ogni modo, fondamentale rimane la quotidiana igiene orale con spazzolino e dentifricio, unita al colluttorio. Non dimenticate di utilizzare il filo interdentale, poiché riesce a pulire tra i denti, dove lo spazzolino non arriva, riducendo la formazione del tartaro.

Il bouquet della sposa

Per tutte le future spose elenchiamo una serie di consigli utili inerenti il bouquet.
  • Prima delle cerimonia conserva il bouquet in un luogo fresco; in caso contrario evita di esporlo ai raggi diretti del sole
  • Durante la cerimonia bagna leggermente la gomma piuma nel supporto del mazzo con acqua fredda per mantenere i fiori umidi
  • Dopo la cerimonia, se vuoi conservare ed essiccare il mazzo, capovolgi e lascia la buio il tutto per un mese circa.
A seconda della stagione in cui decidi di sposarti scegli i fiori più adatti; una temperatura troppo elevata, come quella estiva, è sconsigliata ad esempio per le rose, meglio optare per le orchidee.
Arricchisci il bouquet con pochi tulles e pizzi, meglio nastri di seta o inserti dello stesso tessuto e colore del vestito.
Il bouquet è un accessorio molto personale, ma è bene ascoltare i saggi consigli del fiorista di fiducia per non sbagliare l’accostamento dei fiori e delle tonalità.

Consigli per la sposa

Per le future Spose, i nostri consigli e le novità per rendere più bello il corpo e per rilassare la mente.Sicuramente fotografate il giorno del si, dovranno essere perfette. Un mese prima andate in profumeria…

Abito da Sposa sobrio

Per un abito sobrio: corpetti aderenti e gonne a tubo, linee essenziali, pochi ricami-lo stile è lineare, i drappeggi si trasformano in perfette geometrie. Se sei ragazza di tendenza, le applicazioni a effetto floreale o geometrico faranno al caso tuo.

Abito da Sposa sensuale

Per un abito sensuale: linee sinuose e morbide, lavorazioni di seta e pizzo, trasparenze, tubino aderente-la femminilità è sottolineata da tessuti che mettono in evidenza le forme del corpo, grazie alle linee semplici ed elegantissime, essendo raccomandato alle spose con un punto vita sottile.

Abito da sposa romantico

Per un abito romantico: lavorazioni di merletto, pizzo, decorazioni floreali, ricami di perline-bustini attillati e volumi extra large delle gonne che mettono in risalto spalle e décolleé e creano un effetto scenografico, addatto ai fisici particolarmenti magri . perline.

Abito da Sposa orginale

Per un abito originale: lavorazioni di tessuti diversi, intarsi di pizzo ricamati con perline e strass, decorazioni con piccoli fiocchi, gonne corte al ginocchio oppure tailleur con gonna o pantalone, proponendo abiti completati da boleri che seguono la linea dell’abito oppure la gonna al ginocchio che viene interpretata in tanti modi diversi: plissetata o a balze, con ruches o volants. Decisamente da evitare l’abito corto se non avete gambe perfette.