Ve lo immaginate Don Abbondio nel progredito Giappone?: “Questo matrimonio non s’ha da fare! Ci vuole il robot!”. E i giapponesi lo fanno, dopo Geminoid F, la modella robot, arriva anche il prete-robot: I-Fairy, prodotto dalla Kokoro.
Sembianze poco umane, tanto che pare un extraterrestre di plastica, I-Fairy ha grandi occhioni blu, una corona di fiori in testa, e ha celebrato il suo primo matrimonio in un ristorante di Tokyo. Il connubio cybernetico è stato richiesto da una coppia giapponese. Entrambi impiegati nell’industria domotica Kokoro, Tomohiro Shibata e Satoko Inoue hanno detto “sì lo voglio” davanti al robot. Inutile dire che l’organo non era a canne! Don Abbondio-robot ha recitato il suo sermone con voce solenne, metallica e un po’ in certa, e ha terminato dicendosi onorato di aver officiato il matrimonio, con un augurio di lunga vita agli sposi.
I commenti entusiastici della maritata hanno avuto un sapore più che mai propagandistico, la neo-sposina Inoue ha detto: “Ho l’impressione che i robot stiano diventando sempre più parte integrante della società e questo grazioso omino fa parte della mia società. Quindi ho deciso che mi sarebbe piaciuto molto vederlo officiare la cerimonia.”
Fra gli 800 diversi tipi di robot che il Giappone produce, non s’intende quale sarà il vero contributo che I-Fairy darà alla nazione, se non quello di sopperire spiritosamente alla crisi delle vocazioni sacerdotali e quello di fare un po’ di pubblicità alla Kokoro. Intanto il giro d’affari dell’industria robotica nipponica oscilla intorno ai 10 miliardi di dollari. Che altro dire? Di certo preferivamo l’affascinante modella robot Geminoid-F, che almeno si rende utile negli ospedali, nelle faccende domestiche, ed è anche di buona compagnia. Curiosità. La notizia è corsa sul web anche attraverso il sito on line della BBC, che ha titolato il suo articolo: “una coppia ha detto I dos davanti a un robot”, scambiando simpaticamente il “Sì lo voglio” anglofono “I do” in “I dos” (versione sistema operativo Microsoft).